sexta-feira, 8 de fevereiro de 2008

Il cane torna al suo vomito e il maiale appena lavato si rotola di nuovo nel fango


Dio, infatti, non risparmio neppure gli angeli che avevano peccato, ma li getto nell'inferno, confinandoli in buie caverne, in attesa del giudizio.
E non risparmio neppure quelli che vivevano nei tempi antichi, ad eccezione di Noè, il solo che insegnasse la giustizia di Dio; lo salvo insieme con altri sette della sua famiglia. Fu quando il Signore mando il diluvio sulla terra, facendo morire tutti gli uomini malvagi.
Più tardi, Dio condanno alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, che furono ridotte in ceneri, perché servissero da esempio a coloro che nel futuro avessero deciso di vivere così.
Da questa distruzione, pero, il Signore salvo Lot, perché era un uomo giusto e rattristato dalla depravazione dei propri concittadini.
Lot, infatti, era un brav'uomo, che viveva in mezzo a quegli scellerati, ed era un tormento per la sua anima giusta assistere, giorno per giorno, alle loro immoralità.
Il Signore dunque sa liberare i giusti dalla tentazione e tener d'occhio i malvagi, per punirli nel giorno del giudizio.
Egli punirà soprattutto quelli che, per soddisfare le loro passioni vergognose, si abbandonano ai piaceri del peccato e disprezzano l'autorità. Audaci e prepotenti, costoro non hanno paura nemmeno di insultare gli esseri gloriosi,
mentre neanche gli angeli del cielo, superiori in forza e potenza a questi falsi maestri, osano portare davanti al Signore alcuna accusa offensiva contro di loro.
Ma costoro, come animali incapaci di ragionare, agiscono per istinto e sono nati per essere catturati e distrutti. Essi offendono le cose che non conoscono, percio moriranno per la loro corruzione. Questa sarà la loro ricompensa per il male che fanno,
perché la loro felicità sta nel gozzovigliare in pieno giorno. Sono come macchie vergognose fra voi, e godono dei propri inganni, mentre mangiano con voi.
Nessuna donna puo sfuggire al loro sguardo pieno d'adulterio, e non cessano mai di peccare. Adescano le persone deboli e instabili, e hanno il cuore ormai allenato all'avidità di denaro. Sono dannati e maledetti!
Hanno lasciato la diritta via e si sono perduti, seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che si lascio affascinare dal denaro guadagnato facendo il male, ma nel suo folle progetto fu ripreso da un'asina che si mise a parlare con voce umana e lo rimprovero.
Questi falsi maestri sono fonti senz'acqua, nuvole portate dal vento e sono condannati alle tenebre più profonde.
Fanno discorsi pomposi, ma privi di significato, e poi, facendo leva sui desideri più vergognosi del corpo, adescano quelli che da poco sono sfuggiti all'influenza di coloro che vivono nell'errore.
Promettono la libertà, mentre sono essi stessi schiavi del peccato, perché ognuno è schiavo di cio che lo ha vinto.
Infatti, se dopo essere sfuggiti alle brutture del mondo, grazie alla conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo coinvolgere e vincere dal peccato, la loro situazione finale sarà peggiore di prima.
Per loro sarebbe meglio non aver mai conosciuto la via della giustizia, piuttosto che averla conosciuta e poi aver voltato le spalle ai santi comandamenti che hanno ascoltato.
Accade per loro cio che giustamente dice il proverbio: "Il cane torna al suo vomito e il maiale appena lavato si rotola di nuovo nel fango".



Apostolo Pietro

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